Teatro

"Il silenzio dei comunisti" in scena per lo Stabile torinese

"Il silenzio dei comunisti" in scena per lo Stabile torinese

Venerdì 25 maggio 2007, alle ore 20.45, alle Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri (TO), torna in scena “Il silenzio dei comunisti” di Vittorio Foa, Miriam Mafai, Alfredo Reichlin, con la regia di Luca Ronconi. Lo spettacolo è interpretato da Luigi Lo Cascio, Maria Paiato, Fausto Russo Alesi. La scena è di Tiziano Santi, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Guido Levi. Lo spettacolo, prodotto dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino, verrà replicato alle Fonderie Limone fino a domenica 10 giugno 2007. La Fondazione del Teatro Stabile di Torino, per questo spettacolo, ha ottenuto i seguenti Premi UBU 2006: Miglior attore: Luigi Lo Cascio Miglior attrice: Maria Paiato Miglior scenografia: Tiziano Santi. Luca Ronconi ripropone per la nuova stagione “Il silenzio dei comunisti”, creato per il progetto “Domani”, all’interno delle Olimpiadi della Cultura. L’epistolario di Vittorio Foa, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin, si trasforma in uno spettacolo intenso e delicato, violento e commovente. Lo spazio scenico è diviso in tre parti, tre stanze che ricordano l’edilizia popolare degli anni Sessanta: la prima è avvolta in una tinta grigio-violetto, scarso il mobilio, eccezion fatta per due divani, un tavolo, una abat-jour; il color ocra domina il secondo vano, abbandonato e spoglio; nella terza stanza vi è un trabattello, secchi di vernice, giornali, le pareti azzurre. Uno spazio abitato, uno disabitato e uno non ancora abitato: presente, passato e futuro. Lo spettatore entra negli appartamenti per spiare ciò che vi accade, guidato dalle manovre di un geniale deus ex machina. Nelle stanze trovano posto tre splendidi attori che con sobrietà e intelligenza danno vita a una riflessione sì nostalgica ma soprattutto appassionante. Afferma a tal proposito Ronconi: «Ho chiesto a tre attori, che sanno bene di che cosa si parla, di dare voce al testo. Chi sono queste tre figure? Sono tre possibili lettori: così come un libro, una volta pubblicato, è destinato al lettore, così noi abbiamo cercato una sorta di “funzione intermedia”, o meglio “intermittente”, tra l’identificazione con l’autore che ha scritto e il lettore che conosce i fatti attraverso la lettura…».